Croce d'Oro - Pubblica Assistenza - Limite Sull'Arno
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PUBBLICA ASSISTENZA CROCE D'ORO LIMITE SULL'ARNO
PUBBLICA ASSISTENZA
CROCE D'ORO LIMITE SULL'ARNO

Storia


CENNI STORICI
La Pubblica Assistenza di Limite sull’Arno è stata fondata nel 1891, quando venne costituita la Mutua Assistenza Pubblica, che incorporava la già esistente Fratellanza Militare.
Nella metà del XIX secolo, nel comune di Capraia e Limite esistevano già quattro società di mutuo soccorso con fini educativi ed assistenziali.
I fondatori dell’Associazione erano tutti affiliati al movimento socialista e vedevano in essa una grandissima opportunità per aiutare il paese e, rapportato con il numero degli abitanti, inizialmente ottenne un numero enorme di iscritti, per la precisione 160.
Con il passare del tempo e l’aumento esponenziale dei soci e dei volontari aderenti all’Associazione, si sentì forte l’esigenza di costruire una nuova sede, più grande e funzionale, per poter svolgere nuovi e maggiori servizi e per poter accogliere i mezzi necessari allo scopo socio sanitario che l’Associazione svolgeva.
Iniziò quindi la raccolta fondi per la costruzione di una nuova sede societaria. Forte fu la risposta della cittadinanza e delle istituzioni locali. I lavori partirono nel 1908 sul terreno donato da un cittadino, Giuseppe Cecchi detto Bardino.
La realizzazione venne svolta dagli stessi volontari nelle ore in cui erano liberi dal lavoro. L’inaugurazione si svolse con grandi festeggiamenti nel 1910.
Il Dottore Amedeo Fontana fu per vari anni istruttore degli infermieri della Pubblica Assistenza, che così formò personale specializzato in interventi su scala più ampia. Sia durante l’epidemia di colera del 1910 che della “spagnola” del 1918 l’Associazione dette un grosso contributo aiutando la popolazione. Nel 1920, contribuì ad aiutare i terremotati della Garfagnana.
Oltre agli interventi sanitari, in quel periodo, vennero organizzate, all’interno dell’Assistenza, anche attività ludiche: ad esempio venne istituito un gruppo ciclistico che partecipava a vari raduni, nonchè numerose feste e dimostrazioni di pronto soccorso con le quali si intrattenevano i cittadini.
La guerra del 1915-18 rallentò non poco l’operato dei volontari che però riprese con grande lena al termine del conflitto con l’aiuto e lo stimolo di Ivo Montagni, uomo politico d’importanza non solo a livello comunale in quanto sindaco, ma anche regionale.
Con l’avvento del fascismo le cose si fecero più difficili: le varie Pubbliche Assistenze vennero chiuse per il loro orientamento politico contrario agli ideali del Duce. A tale epurazione non sfuggì la Pubblica Assistenza di Limite.
Nell’estate del 1930 l’allora presidente Dottor Dino Salvadori convocò l’assemblea straordinaria dei soci proponendo lo scioglimento dell’Associazione. Nonostante un gran numero di soci si fossero rifiutati, sotto la pressione dei fascisti dovettero capitolare.
La sede passò quindi alla Congregazione di Carità e tutto il materiale assistenziale e sanitario, quali cotone, biancheria, coperte e accessori venne consegnato dai fascisti alla Misericordia del paese.
La chiusura comportò inoltre la dispersione di tutti gli archivi e trofei vinti e riconoscimenti avuti negli anni precedenti.
All’alba del 1944, con la Liberazione, la Pubblica Assistenza ricominciò a prestare il suo prezioso operato. Ovviamente l’Associazione, sciolta durante il periodo fascista, ebbe bisogno di ricostituire un comitato provvisorio composto dai volontari di spicco quali Bruno Negro, Arturo e Ulderigo Fontani, Gino Bartolini, Otello Olivari, Giuseppe Sani, Arcangelo Paci, Giuseppe Fusi, Guglielmo Bertelli, Alfredo e Michele Bini ed Eugenio Borsini. Elessero come presidente Bruno Negro.
Le cose più importanti avvenute in quegli anni furono: la formazione dello stato di assistenza, il collocamento all’interno della sede di un ambulatorio e l’acquisto di un’ambulanza. Quest’ultima fu acquistata nel 1947 da Leo e Bruno Negro ad Afragola, presso un campo di residui bellici e fu battezzata “gippone” per la sua struttura. Il mezzo, risultante idoneo alle esigenze dell’associazione, fu rimesso in sesto dalla Cooperativa Artieri.
Negli anni del secondo dopoguerra si riprese anche ad effettuare interventi di pronto soccorso ed a gareggiare nelle operazioni insieme alle altre varie associazioni locali.
Storica fu quella tenutasi a Prato nel 1947 dove venne svolta una grande simulazione di terremoto. Dopo queste operazioni Bruno Negro lasciò la presidenza che passo nelle mani di Pietro Boldrini.
Il nuovo consiglio diretto da Boldrini è stato implementato molte volte nel 1954, in quanto la vecchia formazione non rispettava le più moderne esigenze del tempo.
L’arrivo dell’ambulanza fu un grosso evento per Limite sull’Arno che, durante l’inaugurazione, ospitò, per le vie del paese, la parata delle ambulanze delle associazioni di zona.
Seguì la presidenza di Gino Bartolini detto Patano fino al 1965, quando succedette, alla presidenza, Ivo Montagni, figlio dell’omonimo presidente del primo dopoguerra, che la deterrà fino al 1999.
Nei primi anni della presidenza Montagni venne organizzato il gruppo di donatori di sangue e gli associati si diedero da fare per riottenere la proprietà della vecchia sede di Via Bellini che, solo nel 1979, ritornò nelle mani dei legittimi proprietari.
L’opera più importante negli ultimi anni è stata la costruzione della nuova sede di via Negro, più grande ed efficiente, che comprende uffici amministrativi, l’autorimessa per i mezzi operativi, un locale ricreativo ed include anche ambulatori medici specialistici.
L’inaugurazione avvenne il 22 ottobre 1995. Da segnalare l’evolversi del parco mezzi sempre più grande ed efficiente fino all’ultimo acquisto di un’ambulanza nuova inaugurata nel 2017 sotto la presidenza di Stefano Giuntini, che ancora oggi ricopre questo incarico.
La Pubblica Assistenza “Croce d’Oro” si configura quindi come una struttura ben organizzata, dal considerevole potenziale volontario e riferimento sicuro per tutto il volontariato dell’Empolese Valdelsa.
Nell’ambito della propria attività sociale ed assistenziale si è impegnata in un continuo rinnovamento delle proprie strutture e mezzi fino all’inaugurazione, nel 2018, della casa famiglia l’Abbraccio, inserita nei nuovi locali edificati in ampliamento sopra la sede di Via Negro. La Casa Famiglia realizzata si configura come un ulteriore importantissimo investimento finalizzato a dare un servizio fondamentale agli anziani in temporanea difficoltà.

DATI STATISTICI
Oggi l’associazione vanta l’appartenenza di oltre 1100 soci, 90 volontari, 260 donatori attivi di sangue ed emoderivati e nel 2018 sono state effettuate 178 donazioni di sangue intero e 62 plasmaferesi per un totale di 240 donazioni, e riesce a svolgere più di 3700 servizi l’anno.
Nel frattempo l’Associazione si è dotata di nuovi mezzi e ad oggi il parco macchine di cui è dotata è costituito da n. 12 mezzi di cui 3 autoambulanze attrezzate, n. 6 veicoli attrezzati e n. 3 auto idonee al servizio di trasporto sanitario ordinario e sociale.



Dove siamo

PUBBLICA ASSISTENZA
CROCE D'ORO LIMITE SULL'ARNO
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CODICE UNIVOCO: M5UXCR1

VIA A.NEGRO 9
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PALIMITE@TIMENET.IT
PEC@PEC.PUBBLICASSISTENZALIMITE.IT

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